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Marsala

Marsala è nota in tutto il mondo per i suoi vini e famosa nella storia d’Italia per lo sbarco dei Mille ,è situata sul vertice più occidentale della Sicilia,presso il Capo Boeo o Lilibeo. Città prospera e piena di attività,fiera della propria tradizione vinicola ,ha un aspetto quasi orientale. Sul mare brillano gli specchi delle saline intersecate da numerosi canali,e lungo gli argini,giganteschi mulini a vento si ergono come scolte vigilanti, lo strano accampamento delle piramidi di sale,che,coperto da tegole per riparo dalle piogge o libero al sole purificatore,splende di mille luci. Questo paesaggio suggestivo che la caratterizza per luminosità e bianchezza intensa,fa sentire vicinissima l’Africa. La ricchezza di Marsala è comunque la campagna ubertosa e feracissima: ulivi,aranci e mandorli vi prosperano rigogliosi,ma regina del territorio è la vite,che vegeta stupendamente fin sulla sabbia della spiaggia. A perdita d’occhio si susseguono i filai,divisi da muricciuoli,da siepi folte e spinose di fichi d’India o di agavi snelle e dritte,come candelabri fioriti. La città nacque dopo la distruzione di Mothia ad opera di Dionisio,sorse sul Capo Lilibeo dal quale prese il nome Lilybaion (396 a.c.) e ben presto divenne,per la vicinanza  con l’Africa,il nuovo baluardo Cartaginese in Sicilia. Invano fu assalito prima da Pirro (276) e varie volte i Romani tentarono di occuparlo fino a quando nel 241 a.c. a seguito della vittoria sul mare di Lutazio Catulo, Lilibeo passò a Roma che ne fa il suo porto più importante per il dominio del Mediterraneo. Nelle acque antistanti Marsala, durante la seconda guerra punica,stanziava l’armata romana; nelle acque venne sconfitta da M. Emilio (218 a.c.) la flotta Cartaginese;da Marsala partì nel 204 a.c. Scipione per la conquista dell’Africa (149 a.c.); Cesare,nella lotta contro Scipione e Giuba (47 a.c.) e Sesto Pompeo,nella guerra contro Augusto (36 a.c.) ne fanno la loro base navale e militare.

 

Come questore risiede a Lilibeo Cicerone,che la chiama Splendissima. Lo splendore e l’importanza non li perde nelle epoche successive durante le invasioni dei Vandali ,dei Goti, e dei Saraceni i quali,per l’importanza del porto nei traffici marittimi,ne imitavano il nome in Marsa-Alì o come qualcuno vuole Marsa-Allah. Il principe di Torremuzza nel 1575 che per ordine di Carlo V che credeva di proteggerla dalle invasioni dei Turchi,ne fece calmare il porto. Tale scelta segnò il declino di Marsala che durò alcuni secoli fino a quando grazie a due inglesi: Ingham e Woodhouse (1773) e successivamente i Siciliani Ignazio e Vincezo Florio, risorse a nuova vita ritrovando nella terra la ricchezza persa nel mare. Questi insieme ad altri imprenditori hanno impiantato nei caratteristici bagli la produzione del famoso vino che ha conquistato tutti i mercati del mondo.

 

L’11 maggio 1860 è ancora il mare che consegnò a Marsala ed alla storia la spedizione dei Mille che consacrando così la città a simbolo dell’unità d’Italia. Ogni anno a maggio si celebra l’evento. Numerosi sono i monumenti e le opere d’arte da visitare.Il centro  storico  di Marsala conserva  numerose testimonianze   della  storia della città, molte delle quali sono raccolte e rappresentate nel Museo Archeologico Regionale di “Baglio Anselmi”.

 

Qui si possono ammirare la Nave Punica e numerosi reperti della storia di Lilybeo, come la città era denominata sin dal periodo punico. Sempre sul lungomare cittadino, vi è l’ingresso dell’insula archeologica di Capo Boeo dove è possibile visitare i resti ed i mosaici di quella che era una fastosa villa romana. Porta Nuova ad ovest e Porta Garibaldi a sud, sono i monumentali ingressi nel centro storico.

 

Gli edifici ed i monumenti di maggiore interesse sono: Il Convento del Carmine (sede dell’Ente Mostra di Pittura), il Complesso monumentale S. Pietro all’interno del quale si trova anche il Museo Civico (con la sezione antica, risorgimentale, e tradizioni popolari), la Chiesa Madre e l’adiacente Museo degli Arazzi Fiamminghi del XVI secolo.

 


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